Nkrumah
fu alla fine abbattuto nel 1966, dopo un colpo di stato militare
organizzato dalla CIA, durante una visita di Stato in Cina e Vietnam del
Nord. Questa operazione venne attuata un anno dopo che l'agenzia
condusse contro il presidente Sukarno un altro colpo di stato militare,
in cui la famiglia della madre di Obama ebbe un ruolo. Alcuni dati
suggeriscono che l'assassinio di Mboya, nel 1969, sia stato organizzato
da agenti cinesi che agivano per conto delle fazioni governative
incaricati dal presidente del Kenya, Jomo Kenyatta, di combattere Mboya e
di eliminare, in tal modo, un politico africano filo-statunitense di
primo piano. Tutte le ambasciate a Nairobi avevano messo le loro
bandiere a mezz'asta, in omaggio a Mboya, tranne una, quello della
Repubblica popolare cinese.
Kwame Nkrumah
L'influenza
esercitata da Mboya sul regime di Kenyatta continuerà a lungo dopo la
sua morte, finchè Obama senior era ancora vivo. Nel 1975, Josiah
Kariuki, membro socialista del KANU (il partito che contribuì a creare
con Mboya e Obama senior) venne assassinato. Dopo l'omicidio, Kenyatta
licenziò dal governo tre ministri ribelli, che erano "personalmente
collegati sia a Kariuki che a Mboya." Tali informazioni sono state
originariamente classificate come segrete (classificazione livello
Umbra), e apparvero in più memo della CIA sul Medio Oriente, l’Africa e
il Sud Africa. In seguito fu trasmesso sulla rete COMINT il 24 giugno
1975. Le informazioni contenute in questo rapporto, come dimostra il suo
livello di classificazione, provenivano dalle intercettazioni
effettuate del ministro degli Interni keniano. Nessuno fu mai stato
accusato di aver ucciso Kariuki.
Le intercettazioni degli
alleati di Mboya e Kariuki sono la prova che la NSA e della CIA
mantennero sotto sorveglianza Barack Obama senior, un individuo, che
come straniero negli Stati Uniti, poteva prestarsi a qualche
intercettazione legale, di cui si incarica la NSA e il Government
Communications Headquarters (GCHQ, l'intelligence elettronica del
governo britannico).
Il giovane "Barry" Obama Soetoro,
allora di 10 anni, con il suo patrigno Lolo Soetoro, sua madre, Ann
Dunham Soetoro Obama, e la sorellastra Maya Soetoro. (Foto di famiglia,
pubblicato da Bloomberg News)
Nella prima parte della
presente relazione speciale, il Wayne Madsen Report (WMR) ha rivelato i
legami tra Barack Obama Senior e il viaggio aereo tra l'Africa e gli
Stati Uniti di un gruppo di 280 studenti provenienti dalle nazioni
dell’Africa del Sud e dell'Africa orientale, indipendenti o sul punto di
divenirlo. Assegnandogli i diplomi universitari, gli Stati Uniti si
assicurò la simpatia dei felici prescelti, e sperarono di usarli contro i
progetti simili attuati dall'Unione Sovietica e dalla Cina. Barack
Obama Senior stato il primo studente straniero ad iscriversi
all’Università di Hawaii. Obama senior e la madre di Obama, Stanley Ann
Dunham, si sono incontrati in un corso di russo nel 1959, e si sposarono
nel 1961.
Il programma d’invito per gli studenti africani
era gestito dal leader nazionalista Tom Mboya, un mentore e amico di
Obama senior, e come lui un nativo della tribù dei Luo. I documenti
della CIA citati nella prima parte dell’articolo, indicano la
collaborazione attiva di Mboya con la CIA per evitare che i nazionalisti
filo-sovietici e filo-cinesi prendessero il sopravvento sui movimenti
nazionalisti pan-africani, negli ambienti politici, studenteschi e dei
lavoratore. Uno degli avversari più accaniti di Mboya, è stato il primo
Presidente della Repubblica del Ghana, Kwame Nkrumah, spodestato nel
1966 durante un'operazione montata dalla CIA. L'anno seguente, Barack
Obama e sua madre si unirono a Lolo Soetoro in Indonesia. Ann Dunham e
Soetoro si erano incontrati nel 1965 presso l'Università delle Hawaii,
quando il giovane Barack aveva quattro anni. Così nel 1967, Barack e sua
madre si stabilirono a Jakarta. Nel 1965, Lolo Soetoro era stato
richiamato dal generale Suharto a servire negli alti comandi militari e
ad assistere alla pianificazione, con il sostegno della CIA, del
genocidio degli indonesiani sino-indonesiani e filo-comunisti in tutto
il paese. Suharto consolidò il potere in Indonesia, nel 1966, l’anno in
cui la CIA ha aiutato Mboya a trovare il necessario sostegno tra i
nazionalisti panafricani, per rovesciare il Presidente Nkrumah in Ghana.
Sukarno e Suharto
Il Centro Est-Ovest presso l'Università delle Hawaii e il colpo di Stato della CIA contro Sukarno
Ann
Dunham e Lolo Soetoro s’incontrarono presso il Centro Est-Ovest
dell'Università delle Hawaii. Il centro era da lungo tempo collegata
alle attività della CIA in Asia/Pacifico. Nel 1965, anno in cui Dunham
conobbe e sposò Lolo Soetoro, fu nominato un nuovo preside del Centro
Est-Ovest Howard P. Jones, che era stato l'ambasciatore degli Stati
Uniti in Indonesia nei sette anni capitali per il paese, tra il 1958 e
il 1965. Jones era presente a Jakarta, quando Suharto e i suoi ufficiali
agivano per conto della CIA, pianificando il rovesciamento di Sukarno,
accusato, come il PKI (Partito Comunista Indonesiano), d’essersi alleato
dalla Cina [1]. Il 10 ottobre 1965, quando era preside dell’East-West
Center, Jones pubblicò un articolo per il Washington Post in cui
difendeva Suharto per il colpo di stato contro Sukarno. Il Post lo ha
invitato a commentare il colpo di stato, descritto come un
"contro-golpe" per riconquistare il potere dalle mani dei comunisti.
Jones disse che Suharto aveva risposto a un colpo di stato comunista
contro Sukarno, guidato dal tenente-colonnello Untung, "un capitano di
battaglione relativamente sconosciuto, in servizio nella Guardia
Presidenziale". Jones, le cui dichiarazioni riflettono il contenuto
delle relazioni della CIA provenienti dall’ambasciata USA a Jakarta,
continuava il suo articolo affermando che il presunto colpo di stato
comunista del 30 settembre 1965, "era quasi riuscito, dopo l'assassinio
di sei ufficiali del Comando Supremo. Sarebbe riuscito se il ministro
della Difesa, Nasution, e una serie di altri generali, non avessero
reagito con sufficiente rapidità organizzando uno spettacolare
contro-colpo di stato." Naturalmente, ciò che Jones evitava d’informare i
lettori del Post, era che Suharto era fortemente appoggiato dalla CIA.
Né Sukarno, né il governo indonesiano, in cui sedevano i leader di
secondo e terzo rango del PKI, rimproverarono i comunisti di aver
compiuto questi omicidi. Non possiamo escludere l'ipotesi che questi
omicidi siano stati un'operazione false flag organizzata dalla CIA e da
Suharto, destinati a scaricare la colpa sul PKI. Due giorni dopo il
golpe di Suharto, i partecipanti in un evento orchestrato dalla CIA,
incendiarono la sede della PKI a Jakarta. Marciando davanti l'ambasciata
statunitense, che ospitava anche un ramo della CIA, scandivano le
parole: "Viva gli USA!" Untung disse che quando si accorse che Suharto e
la CIA stavano preparando un colpo di stato per il giorno della parata
dell'esercito indonesiano, 5 Ottobre 1965, Sukarno e lui, seguiti dai
militare a loro leali, sarebbero passati per primi all’azione. Jones
rispose che vedeva in questa versione "la tradizionale propaganda
comunista". Suharto attaccò Sukarno il 1 ottobre. Jones aveva ribadito
che "non c'era un briciolo di verità nelle accuse contro la CIA di aver
agito contro Sukarno." Gli storici hanno dimostrato il contrario. Jones
aveva accusato i comunisti di sfruttare la fragile salute di Sukarno di
escludere qualunque candidato che avrebbe potuto succedergli. Il loro
obiettivo, secondo Jones, era quello di imporre DN Aidit, il capo del
PKI, alla successione di Sukarno. Sukarno morì solo nel 1970, quando era
agli arresti domiciliari. Un documento della CIA, precedentemente
classificato segreto e senza data, menzionava che “Sukarno [voleva]
tornare alla configurazione pre-colpo di stato. Egli [rifiutava] di
accusare il PKI e il Movimento 30 settembre [del tenente colonnello
Untung]; si [appellava], invece all'unità del popolo indonesiano e lo
[dissuase] dai velleità di vendetta. Ma non [riuscito] a impedire
all'esercito di continuare le sue operazioni contro il PKI; [agiva]
nello loro senso nominando il generale Suharto a capo dell'esercito".
Suharto e il patrigno di ‘Barry’ Obama Soetoro, Lolo Soetoro, ignorarono
gli appelli di Sukarno alla calma, come gli indonesiani avrebbero
scoperto molto rapidamente.
Dopo il fallito colpo di stato
militare attribuito agli ufficiali di sinistra nel 1965, Suharto (a
sinistra) scatenò una sanguinosa purga anti-comunista, in cui un milione
di civili venne ucciso. Il massacro delle popolazioni Cino-Indonesia a
opera di Suharto, è citata nei documenti della CIA attraverso la
descrizione del partito Baperki: "I sostenitori del partito di sinistra
Baperki, che ha una forte presenza nelle aree rurali, sono
prevalentemente di etnia sino-indonesiana”. Una nota della CIA
declassificata, datata 6 ottobre 1966, mostra il grado di controllo e la
supervisione esercitata dalla CIA nel golpe contro Sukarno, molti
furono gli agenti intermediari con le unità armate di Suharto poste
intorno al palazzo presidenziale di Bogor e a varie ambasciate in tutto
il paese, compreso il Consolato degli Stati Uniti a Medan. Questo
consolato sorvegliava i sostenitori di sinistra in questa città,
sull'isola di Sumatra, secondo una nota della CIA del 2 ottobre 1965,
portando all'attenzione dell'Agenzia che "il console sovietico aveva
pronto un piano per evacuare da Sumatra i cittadini sovietici." La nota
del 6 ottobre raccomandava anche di impedire a Untung di raccogliere
ampi appoggi anche tra le popolazioni dell'interno dell'isola di Java.
Un rapporto settimanale declassificato della CIA, riguardo l'Indonesia,
datato 11 agosto 1967 e intitolato "Il Nuovo Ordine in Indonesia”,
rivela che nel 1966 l'Indonesia ristrutturò la sua economia per
soddisfare i criteri di ammissibilità per gli aiuti del FMI. In questa
relazione, la CIA si felicitava per il nuovo triumvirato al potere in
Indonesia, nel 1967: Suharto, il ministro degli Esteri Adam Malik e il
sultano di Yogyakarta [2], che fu anche Ministro dell'Economia e delle
Finanze. La CIA si felicitava anche per il divieto del PKI, ma ammetteva
che "tuttavia molti sostenitori si erano riuniti nelle regioni
centro-orientali di Java", ed è in queste regioni, quindi, che Ann
Dunham Soetoro focalizzò le sue attività in nome dell’USAID (U. S.
Agency for International Development), della Banca mondiale e della
Fondazione Ford, la società di facciata della CIA. La sua missione era
quella di "vincere i cuori e le menti” degli agricoltori e degli
artigiani giavanesi. In una nota declassificata della CIA del 23 luglio
1966, il partito musulmano Nahdatul Ulama (NU), il partito più forte in
Indonesia, era chiaramente visto come un alleato naturale degli Stati
Uniti e del regime di Suharto. La relazione affermava che Suharto aveva
beneficiato di assistenza per rovesciare i comunisti durante il
contro-colpo di stato, in particolare laddove il NU era meglio radicato:
Java Est, Sumatra settentrionale e molte aree dell’isola del Borneo.
Un'altra nota declassificata dalla CIA, datata 29 Aprile 1966, si
riferisce al PKI: "Gli estremisti islamici hanno superato l'esercito nel
perseguitare e uccidere i membri del [PKI] e degli altri gruppi
affiliati usati come copertura".
Distruzione del Partito Comunista Indonesiano
Dunham e Barry Soetoro a Jakarta e le attività segrete dell’USAID
Incinta
di Barack Obama, nel 1960 Dunham abbandonò gli studi presso
l'Università delle Hawaii. Barack Obama Senior lasciò le Hawaii nel 1962
per studiare ad Harvard. Dunham e Obama Senior divorziarono nel 1964.
Nell'autunno del 1961, Dunham s’iscrisse presso l'Università di
Washington e crebbe il suo bambino. Lei rientrò all'Università delle
Hawaii tra il 1963 e il 1966. Lolo Soetoro, che si unì con Dunham nel
marzo 1965, lasciò l'Indonesia per le Hawaii il 20 luglio 1965, tre mesi
prima dell'inizio delle operazioni della CIA contro Sukarno.
Chiaramente Soetoro, un colonnello di Suharto, fu richiamato a Jakarta
per partecipare al colpo di stato contro Sukarno, dei torbidi che
causarono la morte di circa un milione di indonesiani tra la popolazione
civile. Il presidente Obama preferirebbe che la stampa ignorasse ciò
che successe nel passato; come ha fatto durante la campagna per le
primarie e le elezioni presidenziali del 2008.
Nel 1967, dopo
il suo arrivo in Indonesia con Obama Junior, Dunham ha insegnato
inglese presso l'ambasciata Usa a Jakarta, che era una delle antenne più
importanti della CIA in Asia, sostenuta da importanti operazioni
svoltesi a Surabaya, Java orientale, e a Medan, sull'isola di Sumatra.
Jones lasciò il suo incarico di preside presso l'Università delle Hawaii
nel 1968. In realtà, la madre di Obama insegnava inglese per conto
dell’USAID, una grande organizzazione che serviva come copertura per le
operazioni segrete della CIA in Indonesia e nel sud-est asiatico, in
particolare Laos, Vietnam del sud e Thailandia. Il programma dell’USAID è
noto come Pembinaan Lembaga Manajemen Pendidikan. Anche se suo figlio e
le persone che hanno lavorato con lei alle Hawaii, descrivono la Dunham
come uno spirito libero e una "figlia degli anni Sessanta”, le attività
esercitate in Indonesia contraddicono la tesi che fanno di lei una
‘hippy’. Il russo che la Dunham aveva appreso alle Hawaii, in seguito
dovette essere stato molto utile, per la CIA, in Indonesia. In una nota
declassificata, in data 2 agosto 1966, il suo autore, il segretario
generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Bromley
Smith, ha osservato che, come Giappone, Europa Occidentale, Australia,
Nuova Zelanda, Malesia e Filippine, l'Unione Sovietica e i suoi alleati
in Europa orientale avevano ben accolto la notizia del colpo di stato di
Suharto, poiché creava una Indonesia non allineata, che "rappresentava
un contrappeso in Asia alla Cina comunista." Le registrazioni mostrano
che, come Ann Dunham, diversi agenti della CIA, con base a Jakarta,
prima e dopo il golpe del 1965, parlavano correntemente russo. Quando
viveva in Indonesia, poi in Pakistan, Dunham Soetoro lavorava per la
Fondazione Ford, la Banca Mondiale, la Banca Asiatica di Sviluppo, la
Banca Rakyat (banca pubblica indonesiano, di proprietà del governo) e
l’USAID. L’USAID fu coinvolta nelle operazioni segrete della CIA nel
Sud-Est asiatico. Il 9 febbraio 1971, il Washington Star pubblicò
l'informazione che funzionari dell’USAID in Laos, sapevano che il riso
fornito dall’USAID destinato all’esercito Laotiano, veniva venduto ai
militari Nord-vietnamiti nel Laos stesso. Il rapporto rivela che gli
Stati Uniti tolleravano la vendita di riso proveniente dall’USAID ai
militari del Laos, poiché così non avrebbero avuto più timore degli
attacchi dal Vietnam del Nord e dagli alleati comunisti del Pathet Lao.
L’USAID e la CIA utilizzarono la fornitura di riso per forzare le tribù
Meo del Laos ad aderire al campo degli Stati Uniti, nella guerra contro i
comunisti. I fondi dell’USAID, che avevano lo scopo di aiutare i civili
feriti e ad istituire un sistema di assicurazione sanitaria in Laos,
furono dirottati e utilizzati per scopi militari.
Nel 1971,
il Centro di studi vietnamiti presso l'Università dell'Illinois a
Carbondale, finanziato dall’USAID, fu accusato di essere una società di
facciata della CIA. I progetti finanziati dall’USAID attraverso il
consorzio delle università del Midwest per le attività internazionali
(Midwest Universities Consortium for International Activities, MUCIA),
che comprendeva le Università di Illinois, Wisconsin, Minnesota, Indiana
e Michigan, erano sospettati di essere dei progetti segreti della CIA.
Tra questi, figuravano i programmi di "istruzione agraria" in Indonesia e
altri progetti in Afghanistan, Mali, Nepal, Nigeria, Tailandia e
Vietnam del Sud. Le accuse furono fatte nel 1971, quando Ann Dunham
lavorava per l'USAID in Indonesia. In un articolo del 10 luglio, 1971,
il New York Times accusava l’USAID e la CIA di aver "perso" 1.700
milioni di dollari devoluti al programma CORDS (Civil Operations e
Revolutionary Development Support). Questo programma era parte
dell’Operazione Phoenix, in base al quale la CIA procedeva alla tortura e
all'uccisione di molti civili, monaci buddisti e anziani nei villaggi
del Vietnam del Sud [3]. Grandi somme di denaro dell’USAID, inoltre,
furono ricevute da una compagnia aerea di proprietà della CIA nel
Sud-Est asiatico, Air America. In Thailandia, il finanziamento
dell’USAID ha accelerato lo sviluppo del Programma di Sviluppo Rurale
accelerato (Accelerated Rural Development Program), che nascondeva le
operazioni contro la guerriglia comunista. Allo stesso modo, nel 1971,
nei mesi precedenti lo scoppio della terza guerra indo-pakistana, i
fondi dell’USAID per dei progetti di lavori pubblici nella parte
orientale del Pakistan, furono utilizzati per il consolidamento militare
della frontiera con l'India. Tali deviazioni sono contrari alle leggi
degli Stati Uniti, che vietano l'uso dei fondi dell’USAID per i
programmi militari.
Nel 1972, in un'intervista a Metromedia
News, il direttore di USAID, il dottor John Hannah, aveva ammesso che
l'USAID era usato come società di facciata della CIA per le sue
operazioni segrete in Laos. Hannah disse che l’USAID era solo una
società di copertura solo in Laos. Tuttavia, USAID è stato usata come
copertura anche in Indonesia, Filippine, Vietnam del Sud, Thailandia e
Corea del sud. I progetti di USAID nel sud est asiatico dovevano essere
approvato dal SEADAG (Southeast Asian Development Advisory Group), un
gruppo di sviluppo dei progetti pubblici in Asia, che in realtà sia
allineava ai pareri della CIA. Nel 1972 fu dimostrato che il Food for
Peace, amministrata dall’USAID e dal Dipartimento dell'Agricoltura
statunitense, aveva ricevuto finanziamenti per dei progetti con scopi
militari in Cambogia, Corea del Sud, Turchia, Vietnam del Sud, Spagna,
Taiwan e Grecia. Nel 1972, l'USAID ha mandato i soldi solo nella parte
meridionale dello Yemen del Nord, al fine di armare le forze dello Yemen
del Nord contro il governo dello Yemen del Sud, allora guidato dai
socialisti, contrari l'egemonia statunitense nella regione. Uno degli
enti collegati al lavoro dell’USAID in Indonesia è la Fondazione Asia
(Asia Foundation), creata negli anni ‘50 con l'aiuto della CIA, per
combattere l'espansione comunista in Asia. Il consiglio di
amministrazione del Centro Est-Ovest presso l'Università delle Hawaii è
stato finanziato dalla Fondazione Asia. Obama Senior ha soggiornato in
questo ostello all'arrivo dal Kenya, che beneficiava del programma di
assistenza per studenti africani organizzato da un agente di influenza
della CIA in Africa, Tom Mboya. Dunham visse anche in Ghana, Nepal,
Bangladesh, India e Thailandia, nel contesto di progetti di
microfinanza. Nel 1965, Barack Obama Senior lasciò Harvard e tornò in
Kenya, accompagnato dalla nuova moglie statunitense. Obama Senior si
mise in contatto con il suo vecchio amico, il "golden boy" della CIA Tom
Mboya, e altri politici Luo, la tribù di Obama Senior. Philip Cherry
era a capo della stazione CIA di Nairobi, nel 1964-1967. Nel 1975 fu
nominato capo della stazione CIA a Dacca, in Bangladesh. L'ambasciatore
statunitense nel Bangladesh all’epoca, Eugene Booster, accusò Cherry di
essere coinvolto nell'assassinio del primo presidente del Bangladesh,
Sheikh Mujiur Rahman e di altri membri della sua famiglia. L'esecuzione
della famiglia del presidente del Bangladesh sarebbe verosimilmente
stata ordinata dal Segretario di Stato Henry Kissinger. Il Bangladesh è
stato anche un passaggio nell’itinerario seguito da Ann Dunham per conto
della CIA, nei progetti di micro e macro-finanza.
Obama e
i suoi nonni materni, Madelyn e Stanley Dunham, nel 1979. Sua nonna era
una vice-presidente della Banca delle Hawaii, una banca utilizzata da
varie società di copertura della CIA.
Le banche della CIA e le Hawaii
Ann
Dunham è rimasta in Indonesia, quando il giovane Obama tornò alle
Hawaii nel 1971, affidando il figlio alla madre, Madelyn Dunham.
Quest’ultima è stata la prima donna a ricoprire la carica di
vice-presidente della Banca delle Hawaii di Honolulu. Diverse società di
facciata della CIA hanno poi utilizzato la Banca delle Hawaii. Madelyn
Dunham curava la gestione dei conti nascosti che la CIA utilizzava per
trasferire fondi a favore dei dittatori in Asia, come il Presidente
della Repubblica delle Filippine, Ferdinand Marcos, il Presidente della
Repubblica del Viet Nam, Nguyen Van Thieu e il Presidente della
Repubblica di Indonesia, generale Suharto. Infatti, la Banca delle
Hawaii era responsabile del riciclaggio di denaro da parte della CIA,
per nascondere l'attenzione prestata dalla CIA nel sostenere i suoi
leader politici preferiti in Asia-Pacifico. A Honolulu, una delle
società bancarie più utilizzati dalla CIA per il riciclaggio di denaro
era la BBRDW (Bishop, Baldwin, Rewald, Dillingham & Wong). Nel 1983,
la CIA ha dato la sua approvazione per la liquidazione della BBRDW,
sospettata di essere che uno schema Ponzi. In questa occasione, il
senatore Daniel Inouye - un membro della commissione Intelligence del
Senato USA (US Senate Select Committee on Intelligence) e uno dei
migliori amici in parlamento dell’ex senatore dell'Alaska, Ted Stevens –
disse che il ruolo della CIA nel BBRDW era "insignificante."
Successivamente, abbiamo scoperto che Inouye mentiva. In realtà, la
BBRDW era profondamente coinvolta nel finanziamento delle attività
segrete della CIA in tutta l'Asia, compresi quelli per lo spionaggio
industriale in Giappone, le vendite di armi ai guerriglieri
anti-comunisti mujahidin afgani e a Taiwan. John C. "Jack" Kindschi è
stato uno dei capi della BBRDW, prima di ritirarsi nel 1981, era stato
capo della stazione CIA a Honolulu. Il diploma universitario che orna la
parete dell’ufficio del Presidente della BBRDW, Ron Rewald, era un
falso degli esperti in falsificazioni della CIA, il suo nome era stato
aggiunto anche negli archivi degli ex studenti. Il passato della BBRDW
era stato riscritto dalla CIA per fare credere l’esistenza della banca
nelle Hawaii dall'annessione dell'isola come territorio degli Stati
Uniti [4]. Il presidente Obama sta attualmente combattendo contro le
accuse secondo cui i suoi diplomi e le sue note di corso siano falsi,
così come il numero della previdenza sociale del Connecticut, e alcuni
elementi che impreziosiscono il suo curriculum. La scoperta di documenti
falsificati della BBRDW sarebbero alla base dei problemi che si
affacciano sul passato di Barack Obama? La BBRDW èra installata nel
quartiere degli affari di Honolulu, vicino alla sede della Banca delle
Hawaii, dove Madelyn Dunham, la nonna di Obama, teneva nascosti i conti
gestiti dalla CIA. La Banca delle Hawaii ha curato molte transazioni
finanziarie segrete effettuate dalla BBRDW.
Suharto e il figlio del primo presidente indonesiano Habibie
Soetoro-Obama e "Un anno vissuto pericolosamente" [5] a Jakarta
E'
chiaro che Ann Dunham Soetoro e suo marito indonesiano, Lolo Soetoro,
il patrigno del Presidente Obama, erano strettamente correlati alle
attività della CIA volte a neutralizzare l'influenza cino-sovietica in
Indonesia, nell’”anno vissuto pericolosamente", dopo la cacciata di
Sukarno. Il Wayne Madsen Report ha scoperto che i funzionari di grado
elevato della CIA erano stati ufficialmente e ufficiosamente nominati a
posizioni di copertura in Indonesia, durante lo stesso periodo, delle
coperture fornite, tra l'altro, da USAID, Corpi della pace e USIA
(Agenzia d’Informazione degli USA). Uno dei più stretti contatti della
CIA di Suharto, fu Kent B. Crane, che era stato tra gli agenti della CIA
di stanza presso l'ambasciata USA a Jakarta. Crane era così vicino a
Suharto, che dopo il suo "pensionamento" della CIA, era uno dei pochi
uomini d'affari "privati" ad avere un passaporto diplomatico dal governo
di Suharto in Indonesia. La società Crane, il Gruppo Crane, forniva
armi di piccolo calibro alle forze militari degli Stati Uniti,
indonesiane e di altri paesi. Crane è stato il consigliere per gli
affari esteri del Vice-Presidente degli Stati Uniti, Spiro Agnew, che fu
successivamente nominato ambasciatore statunitense in Indonesia dal
presidente Ronald Reagan. Questa nomina restò lettera morta, per via dei
suoi legami sospetti con Suharto. John Holdridge, stretto collaboratore
di Kissinger, fu nominato al suo posto, alla sua partenza per Jakarta,
Paul Wolfowitz lo rimpiazzò. I pupilli di Suharto, che annoveravano
anche Mokhtar e James Riady del Gruppo Lippo, furono accusati di aver
iniettato più di un milione di dollari, attraverso i contributi illegali
esteri, nei conti della campagna di Bill Clinton del 1992. In due
occasioni, il presidente Obama ritardò la sua visita ufficiale in
Indonesia, forse per paura che un tale viaggio potesse destare
l'interesse nel rapporto tra la madre e il patrigno con la CIA?
Negli
anni ‘70 e ‘80, Dunham ha curato i progetti di microcredito in
Indonesia per la Fondazione Ford, il Centro Est-Ovest e l’USAID. Il
dottor Donald Gordon junior era uno di quelli di stanza presso
l'ambasciata degli Stati Uniti. Ha contribuito a proteggere gli edifici
delle ambasciate durante le violente proteste studentesche anti-USA,
durante il periodo del colpo di Stato contro Sukarno. Aggregato
all’Ufficio affari economici, Donald è stato il responsabile del
programma di microfinanza dell’USAID per gli agricoltori indonesiani, lo
stesso programma cui Dunham ha lavorato, in collaborazione con l'USAID,
negli anni ’70, dopo aver insegnato lingua inglese in Indonesia, ancora
una volta a nome dell’USAID. Nel libro Who's Who della CIA, pubblicato
nel 1968 in Germania Ovest, Donald è descritto come un agente della CIA
che ha anche servito a Lahore, in Pakistan, una città che nella quale
Dunham avrebbe soggiornato più avanti, in una suite all'Hilton, per
gestire, per cinque anni, i progetti di microfinanza per lo sviluppo
della Banca asiatica. Tra gli uomini di stanza a Jakarta, il Who's Who
della CIA fa comparire Robert F. Grealy; che sarebbe divenuto il
direttore delle relazioni internazionali per l’Asia-Pacifico della J. P.
Morgan Chase, il direttore della Camera di Commercio per gli Stati
Uniti e l’Indonesia. Il CEO di J. P. Morgan Chase, Jamie Dimon, inoltre è
stata recentemente citato come un potenziale sostituto di Richard
Geithner, segretario al Tesoro, il cui padre, Peter Geithner ha lavorato
presso la Fondazione Ford e aveva l'ultima parola per l'assegnazione di
fondi per i progetti di microfinanza della Dunham.I programmi occulti
della CIA e le Hawaii
Durante la permanenza in Pakistan, Ann
Dunham ha ricevuto la visita di suo figlio Barack nel 1980 e nel 1981.
Obama è andato nello stesso tempo a Karachi, Lahore e nella città
indiana di Hyderabad. Durante questo stesso periodo, la CIA
intensificava le sue operazioni in Afghanistan dal territorio pakistano.
Il 31 gennaio 1981, il vice direttore dell'Ufficio per la ricerca e le
relazioni della CIA (ORR Office Research and Relations) trasmise al
direttore della Central Intelligence, Allen Dulles, una lunga nota,
classificata con il codice segreto NOFORN [6] e ora declassificata. Vi
era la relazione di una accurata raccolta di dati effettuata tra il 17
novembre e 21 dicembre 1957 in Estremo Oriente, Sud Est asiatico e Medio
Oriente. Il capo della ORR faceva riferimento al suo incontro con la
squadra del generale in pensione Jesmond Balmer, alto funzionario della
CIA nelle Hawaii, su richiesta del capo dell’US Pacific Command, per "la
raccolta di informazioni complete che richiedono approfondite
ricerche”. Il capo della ORR ha poi fatto riferimento alla ricerca,
svolta dalla CIA, per reclutare "studenti dell’Università delle Hawaii
sinofoni, in grado di effettuare missioni di intelligence”. Ha poi
affrontato le discussioni svoltesi nel corso di un seminario sulla
contro-intelligence verso l’Organizzazione del Trattato nel Sud- est
Asiatico, che si era tenuto a Baguio tra il 26 e il 29 novembre 1957. Il
Comitato innanzitutto aveva discusso dei "fondi per lo sviluppo
economico" per combattere le "attività sovversive svolte dal blocco
sino-sovietico nella regione", prima di "prendere in considerazione
tutte le reazioni che possono essere attuate." Le delegazioni tailandese
e filippina fecero grandi sforzi per ottenere i finanziamenti dagli
Stati Uniti per un fondo di sviluppo economico, che avrebbe innescato
gli altri progetti dell'USAID nella regione, dello stesso tipo di quelle
in cui Peter Geithner e la madre di Barack Obama s’impegnavano
pesantemente. Esiste una importante letteratura sugli aspetti
geopolitici delle operazioni segrete della CIA condotte dall’Università
delle Hawaii, non è lo stesso per gli elementi più vergognosi della
raccolta di dati e operazioni del tipo MK-ULTRA, che non sono stati
associati in modo coerente con l'Università delle Hawaii. Diverse note
declassificate dalla CIA, datate 15 Maggio 1972, riguardano la
partecipazione dell’ARPA (Advanced Research Projects Agency) del
Dipartimento della Difesa e l'Università delle Hawaii in un programma di
studi sul comportamento della CIA. Queste note sono state scritte da
Bronson Tweedy, allora vice direttore della CIA, il direttore del PRG
(Program Review Group) della US Intelligence Community e il direttore
della CIA, Robert Helms (Richard. NdT). Queste note hanno per tema la
"ricerca condotta dall’ARPA in materia di intelligence." La valutazione
del direttore del PRG affronta una conferenza a cui hanno partecipato il
Tenente-colonnello Austin Kibler, direttore degli studi comportamentali
dell’ARPA, 11 maggio 1972. Kibler ha curato la ricerca ARPA sui
cambiamenti comportamentali e il monitoraggio remoto. Il memo del
direttore del PRG cita alcuni alti ufficiali: Edward Proctor, vice
direttore responsabile dell’intelligence della CIA, Carl Duckett, il
vice direttore responsabile scienza e tecnologia della CIA e John
Huizenga, Direttore dell’Office of National Estimates [7].
Nel
1973, dopo che James Schlesinger, allora direttore della CIA, aveva
ordinato un'inchiesta amministrativa su tutti i programmi della CIA,
l'Agenzia ha prodotto una serie di documenti sui vari programmi,
denominati "gioielli di famiglia." La maggior parte di questi documenti
sono stati pubblicati nel 2007 e, nello stesso tempo, abbiamo saputo che
Helms ha ordinato al dottor Sidney Gottlieb di distruggere le
registrazioni relative alle ricerche che stava conducendo; quest'ultimo è
stato il direttore del progetto MK-ULTRA, un programma di ricerca della
CIA sui cambiamenti del comportamento, il lavaggio del cervello e
l'iniezione di droga. In una nota scritta dall’agente della CIA Ben
Evans, e inviato a William Colby, direttore della CIA, datato 8 maggio
1973, Duckett confidò la sua opinione: "Sarebbe sbagliato che il
direttore si dichiari al corrente di questo programma", in riferimento
agli esperimenti condotti da Gottlieb per il progetto MK-ULTRA. Dopo la
pubblicazione dei "gioielli di famiglia", diversi membri
dell'amministrazione del presidente Gerald Ford, il cui capo dello staff
della Casa Bianca, Dick Cheney e il segretario alla Difesa, Donald
Rumsfeld, hano fatto in modo che nessuna rivelazione veisse fatta sui
programmi di modificazione comportamentale e psicologica, che
comprendeva i progetti MK-ULTRA e ARTICHOKE (carciofo). Molti dei memo
del 15 maggio 1972 si riferiscono al progetto SCANATE, avviato lo stesso
anno. Questo è uno dei prima programmi di ricerca da guerra psicologica
della CIA, in particolare, sull'uso di psicofarmaci per il monitoraggio
remoto e la manipolazione psicologica. Vi è anche menzionato Kibler
dell’ARPA e il "suo" sub-appaltatore, e più tardi si è appreso che
questa era la Stantford Research Institute (SRI), con sede a Menlo Park,
California. Helms aveva inviato una comunicazione a, tra gli altri,
Duckett, Huizenga, Proctor e al Direttore dell’Agenzia d’Intelligence
Militare (Defense Intelligence Agency, DIA) - quest'ultima, poi, ha
ereditato il progetto della CIA "GRILL FLAME", di monitoraggio remoto.
Helms ha insistito a che l'ARPA supportasse, "per un certo numero di
anni”, la ricerca sul comportamento e le potenziali applicazioni di cui
ne potrebbe beneficiare l’intelligence, “con la partecipazione di MIT,
Yale, Università del Michigan, UCLA, University of Hawaii e altre
istituzioni o gruppi di ricerca."
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La biografia occulta della famiglia Obama al servizio della CIA
di sitoaurora
Wayne Madsen* Voltairenet 30 agosto 2010
Il giornalista investigativo Wayne Madsen ha consultato diversi archivi della CIA per stabilire i collegamenti tra l'Agenzia e le istituzioni e le persone che hanno avuto stretti rapporti con Barack Obama, i suoi genitori, la nonna e il patrigno. La prima parte del suo caso evidenzia la partecipazione di Barack Obama Senior nelle azioni adottate dalla CIA in Kenya. Queste operazioni erano volte a contrastare l'ascesa del comunismo e l'influenza cino-sovietica sui circoli degli studenti, e non solo, hanno anche avuto lo scopo di ostacolare l'emergere di leader africani non allineati.
Dal 1983 al 1984, Obama ha lavorato come analista finanziario nell’International Business Corporation, nota come società di facciata della CIA.
La Business International Corporation, la facciata della CIA in cui ha lavorato il futuro presidente degli Stati Uniti, organizzava conferenze tra i leader più potenti e impiegava i giornalisti come agenti all'estero. Il lavoro che vi ha svolto Obama, dal 1983, è coerente con le missioni di spionaggio per conto della CIA svolte da sua madre, Stanley Ann Dunham, negli anni ‘60, dopo il colpo di stato in Indonesia, per conto di altre società di facciata della CIA, tra cui il East-West Center dell’Università delle Hawaii, l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (US Agency for International Development, USAID) [1] e la Fondazione Ford [2]. Dunham conobbe e sposò Lolo Soetoro, il patrigno di Obama, presso l'East-West Center nel 1965. Soetoro fu richiamato in Indonesia nel 1965, come alto ufficiale per assistere il generale Suharto e la CIA nel rovesciamento cruento del presidente Sukarno [3].
Barack Obama senior incontrò Dunham nel 1959, al corso di russo presso l'Università delle Hawaii. Egli fu tra i pochi fortunati di un volo aereo tra l'Africa orientale e gli Stati Uniti, per fare entrare 280 studenti presso diversi istituti accademici statunitensi. Secondo un rapporto della Reuters di Londra del 12 settembre 1960, questa operazione avrebbe beneficiato di un semplice "aiuto" della sola Fondazione Joseph P. Kennedy. Essa mirava a formare e indottrinare futuri agenti d’influenza in Africa, un continente che diveniva il luogo della lotta di potere tra gli Stati Uniti, l'Unione Sovietica e la Cina, per influenzare i regimi dei paesi nuovamente indipendenti, o in procinto di diventarlo.
Nella scelta degli studenti espatriati, Masinda Muliro, Vice-Presidente del Kenya African Democratic Union (KADU), ha denunciato le preferenze tribali, che favorivano la maggioranza Kukuyu e la minoranza etnica del gruppo Luo. Questo favoritismo privilegiava i sostenitori del Kenya African National Union (KANU), guidato da Tom Mboya, ex sindacalista e nazionalista. Fu Mboya che scelse d’inviare Barack Obama senior a studiare presso l'Università delle Hawaii. Obama senior, allora sposato, padre di un bambino e in attesa di un secondo bambino in Kenya, sposò Dunham sull'isola di Maui il 2 febbraio 1961. Dunham era incinta di tre mesi di Barack Obama, al momento del suo matrimonio con Obama Senior. Questi divenne il primo studente africano ad integrarsi in una università degli Stati Uniti.
Sempre secondo Reuters, Muliro avrebbe anche detto di voler inviare una delegazione negli Stati Uniti per indagare sugli studenti kenioti che ricevevano "regali" dagli statunitensi e di “assicurare che le donazioni agli studenti, in futuro, (fossero) gestiti da persone sinceramente preoccupate per lo sviluppo del Kenya".
Kennedy e Tom Mboya
La CIA avrebbe reclutato Tom Mboya nell’ambito di un programma chiamato "liberazione selettiva", generosamente finanziata con l'obiettivo di isolare il presidente Kenyatta, il fondatore della Repubblica del Kenya, considerato dall’agenzia di intelligence degli Stati Uniti una persona "di cui non ci si può fidare".
Mboya ricevette all’epoca una sovvenzione di 100.000 dollari dalla Fondazione Joseph P. Kennedy, nel quadro del programma di invito degli studenti africani, dopo aver rifiutato la stessa offerta dal Dipartimento di Stato. Chiaramente, Mboya era preoccupato di suscitare sospetti di una assistenza diretta degli Stati Uniti in Kenya, presso i politici filo-comunisti, già sospettosi dei suoi legami con la CIA. Il programma fu finanziato dalla Fondazione Joseph P. Kennedy e dalla Fondazione degli studenti afro-americani. Obama senior non faceva parte del primo gruppo che volò negli Stati Uniti, ma di uno seguente. Questo programma di aiuti agli studenti africani, organizzato da Mboya nel 1959, includeva studenti da Kenya, Uganda, Tanganika, Zanzibar, Rhodesia del Sud e del Nord e Nyasaland (oggi Malawi).
Reuters riporta anche che Muliro accusava il favoritismo presente alla selezione dei beneficiari degli aiuti americani, "per ostacolare e irritare gli altri studenti africani". Muliro affermava che "il beneficio venne dato alle tribù maggioritarie [i Kikuyu e i Luo] e che molti studenti selezionati dagli Stati Uniti fallirono gli esami di ammissione, mentre altri studenti non selezionati si dimostravano degni delle migliori raccomandazioni".
Subito spedito dalla CIA nelle Hawaii, Barack Obama Senior (indossando i leis hawaiani, la tradizionale collana di fiori) posa con Stanley Dunham (a sinistra di Obama senior), il nonno materno del presidente Barack Obama.
Obama senior era un amico di Mboya e un nativo della tribù dei Luo. Dopo l'assassinio di Mboya nel 1969, Obama senior testimoniò al processo del presunto assassino. Obama Senior sosteneva di essere stato l'obiettivo di un tentato omicidio in strada, dopo la sua comparizione in tribunale. Obama Senior lasciò le Hawaii per Harvard nel 1962, e divorziò nel 1964 da Dunham. Sposò una studentessa di Harvard, Ruth Niedensand, una ebrea statunitense, con il quale tornò in Kenya ed ebbe due figli. Il loro matrimonio finì con un divorzio. Obama ha lavorato al Ministero delle Finanze e al Ministero dei Trasporti del Kenya, così come in una compagnia petrolifera. Obama senior morì in un incidente d'auto nel 1982, i principali politici del Kenya parteciparono al suo funerale, Robert Ouko, che divenne ministro dei trasporti, fu assassinato nel 1990.
I documenti della CIA dimostrano che Mboya è stato un importante agente di influenza per conto della CIA, non solo in Kenya, ma in tutta l'Africa. Secondo un rapporto settimanale segreto della CIA (CIA Current Intelligence Weekly Summary) datato 19 novembre 1959, Mboya sorvegliava gli estremisti alla seconda Conferenza Pan-Africana tenutasi a Tunisi (All-African People's Conference, AAPC). Il documento riferiva che "[gravi attriti si erano] sviluppati tra il Primo Ministro del Ghana, Kwame Nkrumah e il nazionalista keniano Tom Mboya, che [aveva] partecipato attivamente, nel dicembre [1958], per controllare gli estremisti nella prima Conferenza Pan-Africana, ad Accra”. I termini "ha partecipato attivamente" suggeriscono che Mboya collaborava con la CIA, il cui rapporto fu stabilito con i suoi agenti sul campo, ad Accra e a Tunisi. Fu durante questo periodo di "collaborazione" con la CIA ad Accra e a Tunisi, che Mboya assegnò a Obama una borsa di studio di alto livello e gli offrì l'opportunità di andare all'estero e di entrare all'Università delle Hawaii, dove conobbe e sposò la madre dell'attuale presidente degli Stati Uniti.
In un più datato rapporto settimanale segreto della CIA, del 3 Aprile 1958, appaiono queste parole: "[Mboya] rimane uno dei più promettenti leader dell’Africa." La CIA, in un altro rapporto settimanale segreto datato 18 dicembre 1958, descrisse il nazionalista keniano Mboya come un "giovane portavoce dinamico e capace", durante la sua partecipazione ai lavori della Conferenza Panafricana, era considerato un avversario di "estremisti" come Nkrumah, sostenuto dai "rappresentanti sino-sovietici".
In un documento declassificato della CIA sulla Conferenza panafricana del 1961, il conservatorismo di Mboya, come quello del tunisino Slim Taleb, furono chiaramente definiti un contrappeso alla politica di sinistra del clan Nkrumah. Il filo-comunisti furono eletti a capo del comitato organizzatore della Conferenza Pan-Africana, alla conferenza del Cairo del 1961, a cui assistette Mboya. Nel rapporto della CIA, i nomi di alcuni di questi leader sono citati: quello del Senegalese Abdoulaye Diallo, segretario generale della Conferenza panafricana; dell’algerino Ahmed Bourmendjel, dell'angolano Mário de Andrade, di Ntau Mokhele del Basutoland (ora Lesotho), del camerunese Kingue Abel, di Antoine Kiwewa del Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), del Ghanese Kojo Botsio, del Guineano Ismail Touré, di TO Dosomu Johnson della Liberia, del Malino Modibo Diallo, del marocchino Mahjoub Ben Seddik, di Djibo Bakari del Niger, del Nigeriano Tunji Otegbeya, di Kanyama Chiume del Nyasaland, del somalo Abdullahi Ali, di Makiwane Tennyson del Sud Africa e di Mohamed Fouad Galal degli Emirati Arabi Uniti.
I soli partecipanti che hanno ricevuto l'approvazione della CIA erano Mboya (il che è evidente poiché era un informatore della CIA), Joshua Nkomo, originario della Rhodesia del Sud, B. Munanka del Tanganyika, il tunisino Abdel Magid Shaker e l’ugandese John Kakonge.
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