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LEGA ARABA SHARIAH ONU, E FARISEI ROTHSCHILD ILLUMINATI

LEGA ARABA SHARIAH ONU, E FARISEI ROTHSCHILD ILLUMINATI: PAGHERANNO CON LA LORO VITA QUESTO COMPLOTTO CONTRO: DHIMMI GOYM ISRAELIANI SENZA GENEALOGIA PATERNA, IN ISRAELE! ] [ «RISCHIO GENOCIDIO» le parole dell'Arcivescovo di Bangui, da Aiuto alla Chiesa che Soffre
«Il rischio che si arrivi al genocidio è imminente». Così l'arcivescovo di Bangui, monsignor Dieudonnè Nzapalainga, dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre durante una conversazione avuta mercoledì 12 febbraio.
Il presule descrive l'attuale situazione in Repubblica Centrafricana ed esorta le Nazioni Unite ad inviare un contingente di pace adeguato. «Con appena 4mila o 5mila soldati è impossibile restaurare la pace nell'intero paese. Per proteggere la popolazione servono più uomini. La crisi ha ormai raggiunto proporzioni drammatiche e in Centrafrica potrebbero regnare definitivamente il caos, l'anarchia e il disordine totale».
Monsignor Nzapalainga racconta di un suo recente viaggio a Bodango, un piccolo villaggio a 190 chilometri da Bangui. Arrivato sul luogo, il presule si è reso conto che erano scomparsi circa duecento musulmani che abitavano il piccolo centro ed ha chiesto ad alcuni militanti anti-balaka cosa fosse successo. «Mi hanno risposto che erano stati cacciati e si erano trasferiti nella capitale. Ma come potevano camminare per quasi 200 chilometri con donne, anziani e bambini? È chiaro che è andata diversamente». L'arcivescovo sottolinea come, a differenza di quanto diffuso dai media internazionali, gli anti-balaka - che in lingua Sango significa anti-machete - non sono milizie cristiane. Un'estraneità più volte affermata dall'episcopato locale e ribadita ieri anche dal vescovo di Bangassou, monsignor Juan José Aguirre. «Nessuna milizia cristiana sta uccidendo i musulmani in Centrafrica - ha dichiarato ad Acs - Gli anti-balaka sono dei cittadini traumatizzati ed esaltati, che dopo aver subito per un anno violenze e soprusi da parte della Seleka, hanno deciso di vendicarsi riversando il proprio odio contro la coalizione e contro i centrafricani di fede islamica che l'hanno sostenuta».
Intanto la popolazione continua a vivere nel terrore e ad assistere a scene che, afferma monsignor Nzapalainga, «ricordano il genocidio in Ruanda». L'arcivescovo si riferisce a quanto accaduto a Bohong, il piccolo villaggio cristiano a 15 chilometri da Bouar attaccato dalla Seleka l'estate scorsa. «Persone arse vive, case bruciate, teschi e ossa abbandonati tra le ceneri - racconta - Avevo visto simili crudeltà solo nei documentari sull'olocausto ruandese. Oggi il diavolo vive nel nostro paese e se nessuno tratterrà la sua mano, il maligno riuscirà a raggiungere il suo obiettivo: uccidere e distruggere».
La presenza dei missionari è uno dei pochi aiuti rimasti ai centrafricani. «Loro hanno scelto di rimanere, non sono stati costretti. E nel coraggio di questi religiosi i centrafricani possono intravedere una luce nel buio della notte. Perché se i missionari sono ancora in Centrafrica, vuol dire che c'è ancora speranza».
Aiuto alla Chiesa che Soffre (www.acs-italia.org)
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LEGA ARABA SHARIAH ONU, E FARISEI ROTHSCHILD ILLUMINATI: PAGHERANNO CON LA LORO VITA QUESTO COMPLOTTO CONTRO: DHIMMI GOYM ISRAELIANI SENZA GENEALOGIA PATERNA, IN ISRAELE! ] [ Rapporto ACS 2014 sulla libertà religiosa nel mondo
Rapporto ACS 2014 sulla libertà religiosa nel mondo. Il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire. È quanto emerge dalla XII edizione del Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il rapporto, nato nel 1999, fotografa il grado di rispetto della libertà religiosa in 196 paesi, analizzando le violazioni subite dai fedeli di ogni credo e non solo dai cristiani. «La libertà religiosa è per sua stessa natura un diritto da garantire a chiunque – scrive nella prefazione del volume Paul Bhatti, già ministro federale pachistano per l'Armonia nazionale e gli affari delle minoranze e fratello del compianto Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze ucciso nel 2011 – e, considerata la situazione di moltissimi gruppi religiosi, il Rapporto ci obbliga a guardare con nuovi occhi a questo diritto fondamentale, che è condizione imprescindibile di ogni società libera e giusta».
I cristiani si confermano ancora una volta il gruppo religioso maggiormente perseguitato. Minoranza oppressa in numerosi paesi, molte delle terre in cui i cristiani abitano da secoli, se non da millenni, sono oggi sconvolte dal terrorismo.
Redatto da giornalisti, esperti e studiosi, il rapporto prende in esame il periodo compreso tra l'ottobre 2012 e il giugno 2014. Dei 196 paesi analizzati, in ben 116 si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa, ovvero quasi il 60%. Nel periodo in esame sono stati rilevati cambiamenti in 61 paesi, ed è interessante notare come soltanto in sei di questi – Cuba, Emirati Arabi Uniti, Iran, Qatar, Taiwan e Zimbabwe – tali trasformazioni hanno coinciso con un miglioramento della situazione. Peraltro, ad eccezione di Taiwan e Zimbabwe, anche in queste nazioni si riscontrano limitazioni elevate o medie alla libertà religiosa. Inoltre spesso i miglioramenti sono il frutto di iniziative locali, più che segnali di un progresso nazionale.
Schede paese e approfondimenti sono disponibili in italiano su questo sito internet, oppure scaricando la nuova app ACS per smartphone (disponibile per apple e android), e in varie lingue sul sito religion-freedom-report.org
Quest'anno il Rapporto si accompagna al Focus sulla Libertà Religiosa, una pubblicazione di 32 pagine che, oltre ad una panoramica generale sui dati emersi dall'analisi, contiene una graduatoria che suddivide i paesi in quattro categorie in base al grado di violazione della libertà religiosa: elevato, medio, preoccupante, lieve. La classifica è ovviamente indicativa, i fattori che condizionano la libertà religiosa sono altamente variabili e poco si prestano ad una valutazione oggettiva. La classifica è stata realizzata prendendo in considerazione gli episodi di violenza a sfondo religioso e indicatori diversi quali il diritto alla conversione, a praticare la fede, a costruire luoghi di culto e a ricevere un'istruzione religiosa.
In 14 dei 20 paesi dove si registra un elevato grado di violazione della libertà religiosa, la persecuzione dei credenti è legata all'estremismo islamico: Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Iran, Iraq, Libia, Maldive, Nigeria, Pakistan, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.
Negli altri sei paesi, l'elevato grado di violazione della libertà religiosa è legato all'azione di regimi autoritari quali quelli di Azerbaigian, Birmania, Cina, Corea del Nord, Eritrea e Uzbekistan.
Le violenze a sfondo religioso – che contribuiscono in modo determinante al costante aumento dei flussi migratori – sono legate al regresso della tolleranza e del pluralismo religioso. Il progressivo distacco dal pluralismo religioso è chiaramente documentato nel Rapporto. In varie nazioni del Medio e dell'Estremo Oriente inizia ad appalesarsi il cosiddetto fenomeno degli stati mono-confessionali, in cui il gruppo religioso dominante cerca di prevaricare sulle minoranze, imponendo la sharia o approvando normative quali la legge anti-blasfemia. La recente affermazione dello Stato Islamico in Iraq è un chiaro esempio di tale fenomeno.
Il volume rileva inoltre altre tendenze preoccupanti, quali l'aumento dell'intolleranza religiosa e dell' "ateismo aggressivo" in Europa Occidentale; il crescente analfabetismo religioso delle classi politiche occidentali; il numero allarmante di episodi anti-semiti nel Vecchio Continente.
Ulteriore novità dell'edizione 2014 sono le analisi continentali di studiosi ed esperti: sulla situazione della libertà religiosa in AFRICA, AMERICA DEL NORD, AMERICA LATINA, ASIA, EUROPA OCCIDENTALE, MEDIO ORIENTE, RUSSIA E ASIA CENTRALE. Tutte le analisi sono disponibili online.
L'Asia si conferma il continente dove la libertà religiosa è maggiormente violata. Nei paesi in cui vi è una religione di maggioranza si riscontra un incremento del fondamentalismo non soltanto islamico, ma anche indù e buddista. Analizzando la situazione del Medio Oriente si nota come i paesi in cui la libertà religiosa è negata offrono un terreno fertile all'estremismo e al terrorismo. Se in Russia il crescente numero di immigrati musulmani comporta il rischio di una radicalizzazione della presenza islamica, nei paesi dell'Asia Centrale, il timore di rivolte sulla falsa riga delle primavere arabe, ha provocato un inasprimento delle restrizioni imposte ai gruppi religiosi.
In Africa, la tendenza più preoccupante degli ultimi due anni è senza dubbio la crescita del fondamentalismo islamico – sotto l'impulso di gruppi come Al Qaeda nel Maghreb islamico, Boko Haram e al Shabaab – e si riscontra un aumento di casi di intolleranza religiosa in Egitto, Libia e Sudan. Non mancano tuttavia esempi di dialogo e cooperazione religiosa in Camerun, Nigeria, Centrafrica, Uganda, Zambia, Sudafrica e Kenya.
In Europa Occidentale si registrano minacce sia alla libertà religiosa che alla libertà di coscienza. In numerosi paesi vi è inoltre una tendenza laicizzante che cerca di escludere la religione dalla vita pubblica. Anche in America del Nord si riscontrano casi relativi all'obiezione di coscienza.
In America Latina gli ostacoli alla libertà religiosa sono quasi sempre causati dalle politiche di regimi apertamente laicisti o atei, come quelli di Venezuela ed Ecuador, che limitano la libertà di tutti i gruppi religiosi, senza alcuna distinzione di credo.
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/rapporto-acs-2014-sulla-liberta-religiosa-nel-mondo/#.VIANC2c9WSo
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Notizie dal Mondo
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/
28/11/2014
Nuova app ACS per entrare in contatto con la Chiesa che soffre
Costanti aggiornamenti e notizie sulla Chiesa di tutto il mondo. Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia la sua nuova applicazione per smartphone con contenuti esclusivi   
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/
28/11/2014
Rapporto ACS 2014 sulla libertà religiosa nel mondo
Il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire. È quanto emerge dalla XII edizione del Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre   
25/11/2014
Iraq siamo di fronte a un genocidio
Padre Andrzej Halemba è il responsabile internazionale di ACS per il Medio Oriente. Ad inizio ottobre è stato nel Kurdistan iracheno per visitare gli sfollati e mettere a punto il piano straordinario di aiuti assieme ai rappresentanti della Chiesa locale   
© Christian Gennari
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/
25/11/2014
Quanto accade oggi in Iraq
Nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2014 Mosul, seconda città irachena in ordine di grandezza, è caduta in mano allo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), oggi semplicemente Stato Islamico (Is). Il gruppo fondamentalista era tristemente noto ai cristiani iracheni per gli orribili crimini commessi in Siria: stupri, decapitazioni, esecuzioni trasformate in macabri spettacoli   
cartina libertà religiosa w
24/11/2014
Conferenza sulla libertà religiosa – 1° dicembre Regina Pacis Roma
Lunedì 1° dicembre alle ore 19 il Rapporto sarà presentato nella Parrocchia Santa Maria Regina Pacis a Monteverde – in via Maurizio Quadrio 21 – nel corso di una conferenza dal titolo «La libertà religiosa nel mondo»   
Copertina Rapporto 2014
28/10/2014
ACS presenta la nuova edizione del Rapporto sulla Libertà Religiosa
Il prossimo 4 novembre alle ore 11 a Roma, presso l'Associazione stampa estera, Aiuto alla Chiesa che Soffre presenterà la nuova edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo   
Copertina Rapporto 2014
28/10/2014
Cristiani iracheni: incontro ACS a Milano
Mercoledì 5 novembre 2014 alle ore 18 nella Sala di Rappresentanza del Rettorato dell'Università Statale di Milano – in via Festa del Perdono 7 - si terrà un incontro dal titolo «CRISTIANI IRACHENI: LA FEDE NELLA PERSECUZIONE»   
Copertina Rapporto 2014
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/
28/10/2014
Cristiani iracheni: incontro ACS a Torino
Giovedì 6 novembre 2014 alle ore 18 nell'Aula Magna della Facoltà Teologica – in via XX Settembre 83 – si terrà un incontro dal titolo «CRISTIANI IRACHENI: LA FEDE NELLA PERSECUZIONE»   
Piano aiuti ACS Iraq (2)
20/10/2014
ACS stanzia quattro milioni di euro per l'Iraq
Migliaia di rifugiati cristiani riceveranno cibo, alloggi, strutture scolastiche e doni per i bambini. Aiuto alla Chiesa che Soffre ha appena approvato un piano straordinario di aiuti per l'Iraq, per un valore di quattro milioni di euro, uno dei maggiori mai stanziati dalla fondazione pontificia in 67 anni di storia   
Convegno Famiglia Medio Oriente
09/10/2014
Convegno per le Famiglie del Medio Oriente
La Fondazione Vaticana "Centro Internazionale Famiglia di Nazareth" in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Famiglia, in occasione della III Assemblea Straordinaria dei Vescovi sulla Famiglia, organizza un Convegno dedicato alle Famiglie in Medio Oriente, "Uno sguardo di verità e di misericordia sulle famiglie in Medio Oriente", in programma sabato 11 ottobre 2014, alle ore 18.30, presso l'Auditorium Giovanni Paolo II della Pontificia Università Urbaniana   
http://acs-italia.org/notizie-dal-mondo/
Notizie dal Mondo
Rosario per il Medio Oriente
07/10/2014
7 ottobre: ACS invita a recitare il Rosario per il Medio Oriente
Oggi, Festa della Madonna del Rosario, Aiuto alla Chiesa che Soffre invita tutti a recitare il Rosario per la pace in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente   
logo ACS campagna Iraq
23/09/2014
Aiuto alla Chiesa che Soffre in lizza per il premio Sakharov
La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre è tra i candidati per il premio Sakharov per la libertà di pensiero, il riconoscimento istituito dal Parlamento europeo nel 1988 e assegnato ogni anno a personalità e organizzazioni dedite alla difesa dei diritti umani e delle libertà individuali, inclusa la libertà religiosa   
©ACS/ACN
14/09/2014
I centomila volti della sofferenza cristiana in Iraq
Dal 13 al 15 agosto una delegazione internazionale della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha visitato alcuni villaggi del Kurdistan iracheno. Il racconto di Maria Lozano, vicedirettore internazionale della comunicazione di ACS   
ucraina2
10/09/2014
Ucraina: il racconto dei sacerdoti rapiti
«Credo che i miei rapitori mi controllassero già da tempo, perché possedevano molte informazioni sia su di me che sui miei parrocchiani». Padre Sergej, uno dei tre sacerdoti sequestrati in Ucraina tra luglio e agosto, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre i suoi dodici giorni di prigionia. Il sacerdote greco-cattolico, appartenente all'esarcato arcivescovile di Donetsk, è stato rapito a fine luglio mentre era alla guida della sua auto   
corso formatori 1
25/08/2014
L'importanza di formare i formatori
Un'occasione per imparare ad essere formatori, ma soprattutto un momento per vivere il senso di comunione della Chiesa universale. È quanto offre il Corso Internazionale per i formatori di seminari organizzato ormai da 24 anni dall'Istituto Sacerdos dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum   
Iraq-rifugiati dohuk
20/08/2014
Aiuto alla Chiesa che Soffre visita i rifugiati nel Kurdistan iracheno
Una ferita profonda è stata inferta ai cristiani non soltanto dagli islamisti, ma dalla stessa società irachena». Così monsignor Emil Shimoun Nona, arcivescovo caldeo di Mosul, ha descritto i sentimenti dei suoi fedeli ad una delegazione internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre che dal 13 al 17 agosto ha visitato alcuni villaggi del Kurdistan irache   
patriarca Toual ospedale Gaza
14/08/2014
Gaza: Aiuto alla Chiesa che Soffre stanzia 50mila euro per le vittime del conflitto
«I rifugiati hanno bisogno di tutto: cibo, acqua, vestiti», così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre padre Mario da Silva, religioso della Famiglia del Verbo incarnato, che opera nella parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza   
Alqosh Patriarca Sako con rifugiati
10/08/2014
Patriarca Sako: non si deve difendere solo il Kurdistan
«La decisione del presidente americano Barack Obama di intervenire militarmente soltanto per difendere Erbil è sconcertante». Così scrive il patriarca caldeo di Babilonia, Luis Raphael I Sako, in un appello urgente inviato questa mattina ad Aiuto alla Chiesa che Soffre   
Erbil
08/08/2014
Iraq: forse un primo intervento già ieri notte
«Una nuova guerra significa nuova distruzione. Bombarderanno case, strade, infrastrutture. L'Isis non si farà trovare tanto facilmente». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre una fonte irachena che per motivi di sicurezza preferisce mantenere l'anonimato   
©Wathiq Khuzaie/Getty Images
31/07/2014
Giornata di preghiera per la pace in Iraq
Il prossimo 6 agosto, Festa della Trasfigurazione, Aiuto alla Chiesa che Soffre promuove una giornata di preghiera per la pace in Iraq. L'invito è rivolto da ACS assieme al Patriarca caldeo Raphael Louis Sako, che ha composto la preghiera di invocazione alla pace   
 Notizie dal Mondo
Padre Neuhaus
25/07/2014
Il conflitto di Gaza non deve portare a divisioni tra i cristiani
«La nostra più grande sfida è evitare che il conflitto in atto a Gaza porti a divisioni tra i cristiani». Così ha dichiarato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre padre David Neuhaus, gesuita e vicario del patriarcato latino di Gerusalemme per i cattolici di lingua ebraica   
mons Syroub
18/07/2014
Ausiliare caldeo di Bagdad: le nostre paure si sono avverate
«Siamo senza parole perché quanto successo è davvero scioccante. I cristiani sono a Mosul da secoli e quelle famiglie sono state improvvisamente strappate via dalla loro città, dalla loro casa, dalla loro vita. Siamo davvero preoccupati per il futuro dei cristiani in questo paese». È la drammatica reazione di monsignor Saad Syroub a quanto accaduto a Mosul. Il vescovo ausiliare caldeo di Bagdad è stato raggiunto telefonicamente questa mattina da Aiuto alla Chiesa che Soffre   
Karam e Mohand
18/07/2014
Restare o partire: il dilemma dei cristiani iracheni
«Il serbatoio della mia auto è sempre pieno. Così se la situazione dovesse precipitare, sono pronto per fuggire con mia moglie e mio figlio». Karam, cristiano caldeo di ventitré anni, ha vissuto tutta la sua vita a Kirkuk. Nella città del nord iracheno convivono curdi, arabi, turkmeni e assiri   
©Consiglio Ue
15/07/2014
La Chiesa irachena si appella all'Ue: aiutateci ad impedire una guerra civile
I leader cristiani d'Iraq si sono rivolti all'Unione europea affinché li aiuti ad impedire una guerra civile che metterebbe in pericolo il futuro del paese e di una minoranza «fragile» come quella cristiana. È successo a Bruxelles lo scorso 10 luglio nel corso di una riunione organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre   
sudan
11/07/2014
In Sudan i cristiani sono cittadini di seconda classe
«La situazione giuridica dei cristiani in Sudan è davvero preoccupante». A parlare è il vescovo della diocesi sudsudanese di Tambura-Yambio, monsignor Eduardo Hiiboro Kussala, in questi giorni in visita alla sede centrale di Aiuto alla Chiesa che Soffre   
Mons. Mirkis
09/07/2014
Arcivescovo di Kirkuk: capisco i cristiani che lasciano l'Iraq
«Noi cristiani stiamo ormai scomparendo dall'Iraq. Proprio come è successo ai nostri fratelli in Turchia, Arabia Saudita e Nord Africa. Perfino in Libano siamo ormai una minoranza». Parole amare quelle pronunciate da monsignor Yousif Mirkis durante una recente conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre   
Mons. Nona Erbil
04/07/2014
Monsignor Nona: la mia diocesi non esiste più. Isis me l'ha portata via
«Ahlan wa sahlan. Benvenuta». L'arcivescovo caldeo di Mosul, monsignor Emil Shimoun Nona accoglie calorosamente una donna visibilmente agitata e la fa accomodare in quello che è ora divenuto il suo ufficio a Tall Kayf, villaggio a tre chilometri a nord di Mosul   
Erbil Sako Rifugiati
02/07/2014
Occidente più attento ai mondiali che alla crisi irachena
«L'Iraq continuerà ad essere un unico stato ma solo se lo vorranno l'Occidente e i vicini Iran, Qatar, Turchia ed Arabia Saudita». È quanto afferma il patriarca caldeo Louis Rafael Sako I ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. Sabato 28 giugno, il prelato ha incontrato un rappresentante della fondazione pontificia ad Ankawa, sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil, a margine dell'annuale sinodo della Chiesa caldea   
Siria Damasco
26/06/2014
Rapporto annuale 2013 di ACS
OLTRE 88 MILIONI DI EURO RACCOLTI PER LA CHIESA CHE SOFFRE È la seconda raccolta più importante nella storia di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Nel 2013 i benefattori della fondazione pontificia hanno donato 88.396.513 euro   
aiuti ai rifugiati
25/06/2014
Mosul: ACS stanzia un contributo di 100mila euro per i rifugiati
«Abbiamo bisogno di un piano d'emergenza. Ed è di questo che discuteremo durante il sinodo». È quanto ha dichiarato lunedì scorso ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Saad Syroub. Il vescovo ausiliare caldeo era appena giunto ad Erbil per partecipare all'annuale assise della Chiesa caldea, iniziato ieri nonostante l'avanzata dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis)   
 Notizie dal Mondo
Incontro Volontari
25/06/2014
28 giugno incontro volontari ACS a Roma
Sabato 28 giugno Aiuto alla Chiesa che Soffre incontra i suoi giovani volontari   
Mons. Syroub
18/06/2014
Vescovo ausiliare caldeo di Bagdad: "temiamo una guerra civile"
«Temiamo un conflitto civile. Se le diverse parti interne ora contrapposte non riusciranno a trovare un accordo, dobbiamo aspettarci il peggio. Un'altra guerra significherebbe la fine, specie per noi cristiani». Così dichiara al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre dalla capitale irachena monsignor Saad Syroub, vescovo ausiliare caldeo di Bagdad   
Monsignor Jean Sleiman
17/06/2014
Arcivescovo di Bagdad: la soluzione è nelle mani dei leader iracheni
«Non credo sia necessario un intervento della comunità internazionale. Lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) deve essere fermato e tale obiettivo può essere raggiunto soltanto se i leader iracheni riusciranno a lavorare insieme. La loro collaborazione è molto più importante di qualsiasi aiuto esterno». È quanto ha dichiarato ieri ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo di Bagdad dei latini   
Meriam e Daniel
14/06/2014
Caso Meriam: parla l'arcidiocesi di Khartoum
«Secondo le autorità competenti, Meriam Ibrahim sarà rilasciata soltanto se rinuncerà alla fede cristiana e divorzierà da suo marito Daniel», è quanto sostenuto dall'arcidiocesi di Khartoum in un comunicato diffuso l'11 giugno e inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre   
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11/06/2014
Arcivescovo di Mosul: la sfida più grande è conservare la speranza
«Mai avevamo assistito a qualcosa di simile. Una grande città come Mosul in preda al caos e ai gruppi che l'hanno attaccata». Così monsignor Amel Shimon Nona, arcivescovo caldeo di Mosul, commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la tragica situazione della seconda città dell'Iraq, assediata da quasi due giorni.   
Pakistan
08/06/2014
10 giugno 2014. Aiuto alla Chiesa che Soffre alla Libreria Feltrinelli di Pescara
"La libertà religiosa nel mondo". È questo il tema della conferenza organizzata dalla Fondazione Europa Prossima a Pescara il prossimo 10 giugno alle ore 18,30 nella Libreria Feltrinelli di via Milano. L'incontro sarà dedicato alle sfide e alle prospettive della libertà religiosa nel mondo odierno. mons. Bashar Warda
07/06/2014
Kurdistan iracheno: giungono "troppi" fedeli e la Chiesa chiede aiuto
«L'immigrazione massiccia di fedeli costringe la nostra Chiesa ad affrontare sfide importanti». È quanto dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Bashar Matti Warda, arcivescovo caldeo di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Monsignor Adel Zaky
03/06/2014
L'Egitto ha bisogno di una mano ferma
«Abdel Fattah al-Sisi è l'uomo giusto al momento giusto e la sua elezione significa per noi cristiani una maggiore sicurezza e migliori prospettive future». È quanto dichiarato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre da monsignor Adel Zaky, vicario apostolico di Alessandria d'Egitto, in seguito alla vittoria di al-Sisi alle elezioni presidenziali dello scorso 29 maggio. Padre Aurelio Gazzera Bruxelles
29/05/2014
Centrafrica: l'Europa aiuti a trasformare la crisi in un'opportunità
«Abbiamo la possibilità di ottenere dei risultati. Ma dobbiamo metterci al lavoro». È quanto affermato la scorsa settimana a Roma da padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano da oltre vent'anni nella Repubblica Centrafricana, ad alcuni diplomatici europei accreditati presso la Santa Sede   
Copertina Via Crucis ACS
27/05/2014
Stiamo accanto alle tante croci dove Gesù è ancora crocifisso
Meditazione di Papa Francesco durante l'incontro con i sacerdoti, le religiose e i religiosi Chiesa del Getsemani accanto all'Orto degli Ulivi (Gerusalemme) Lunedì, 26 maggio 2014 leggi   
 Notizie dal Mondo
Papa Francesco Muro del Pianto
26/05/2014
Discorso di Papa Francesco in visita al gran mufti di Gerusalemme
Edificio del Gran Consiglio sulla Spianata delle Moschee (Gerusalemme) Lunedì, 26 maggio 2014 Eccellenza, Fedeli musulmani, cari amici, sono grato di potervi incontrare in questo luogo sacro. Vi ringrazio di cuore per il cortese invito che avete voluto rivolgermi, e in particolare ringrazio Lei, Eccellenza, e il Presidente del Consiglio Supremo musulmano. Ponendomi sulle orme
Gerusalemme
24/05/2014
Programma del Pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra Santa
 Sabato 24 maggio 2014 Roma 08:15 Partenza in aereo dall'Aeroporto di Roma Fiumicino per Amman 13:00 Arrivo all'Aeroporto Internazionale Queen Alia di Amman 13:45 Cerimonia di benvenuto nel Palazzo Reale Al-Husseini ad Amman Visita di cortesia alle LL.MM. il Re e la Regina di Giordania 14:20 Incontro con le
Sawan Masih
19/05/2014
Blasfemia in Pakistan: condanna a morte soltanto per i più vulnerabili?
Una televisione accusata di blasfemia. Lo scorso mercoledì, durante un programma mattutino del network nazionale pachistano Geo tv, è stato mostrato il video del matrimonio di un'attrice accompagnato da un canto religioso sulle nozze tra Fatima, figlia di Maometto, ed il califfo Alì. cardinal piacenza
15/05/2014 Può la cristianità sopravvivere alla persecuzione? Venerati Confratelli e carissimi Amici, sono particolarmente lieto di essere con voi oggi a riflettere su un tema tanto attuale e cogente per la vita della Chiesa, nell'occasione anche dell'inaugurazione di un nuovo Ufficio di "Aiuto alla Chiesa che Soffre", leggi   
Monsignor Ignatius Kaigama
14/05/2014 Arcivescovo di Jos: Non resta che pregare, «Boko Haram vuole colpire la Nigeria al cuore. Sono davvero preoccupato per quelle povere ragazze che mai avevano lasciato il loro piccolo villaggio ed ora si trovano chissà dove nella boscaglia. Prego soltanto che i valori religiosi invocati dagli estremisti impediscano loro di fare del male a delle giovani innocenti»   
padre Michael Shields
12/05/2014 Magadan: un centro per la vita nel "teatro di morte" dei gulag staliniani, Ogni anno in Russia centinaia di migliaia di bambini non vengono alla luce. A fronte di 10 nascite si registrano 13 gravidanze interrotte. ©Carole AlFarah
08/05/2014 Aiuto alla Chiesa che Soffre: 634mila euro donati ai siriani nel solo 2014
«A nome delle famiglie di Sadad e di Homs vi ringrazio dal profondo del cuore. Noi preghiamo per voi e quanti lavorano per aiutare i nostri fratelli che soffrono in Siria   
Maidan
28/04/2014 L'Ucraina unita contro un nemico comune
«Ora a Maidan è tutto tranquillo, ma restano i segni della battaglia», così don Oleksandr Khalaym descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre il clima nella piazza divenuta il simbolo della protesta ucraina   
Padre Werenfried e Giovanni Paolo II nel 1984
25/04/2014 Werenfried e Giovanni Paolo II: un'amicizia per la Chiesa che soffre
«Questo Papa, che possiede il carisma di penetrare i cuori, è un amico di Aiuto alla Chiesa che Soffre. In passato, a Cracovia, potemmo aiutarlo in vari modi, soprattutto per la costruzione della famosa chiesa di Nowa Huta   
Padre Werenfried e Giovanni Paolo II
23/04/2014
Giovanni Paolo II definì "commovente ed efficace" il contributo di ACS
In occasione della prossima canonizzazione di Giovanni Paolo II, riportiamo di seguito il suo discorso del 16 novembre 1981 al fondatore ed ai rappresentanti di Aiuto alla Chiesa che Soffre   
 Notizie dal Mondo, Processione a Gerusalemme nella Domenica delle Palme 2014
17/04/2014 Terra Santa: la Pasqua dei cristiani che non possono oltrepassare il muro
«A volte credo sia più semplice andare in America che a Gerusalemme. Eppure è lontana soltanto sei miglia da casa nostra». Così Marcelline, una giovane cattolica di Betlemme, descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre le difficoltà di molti cristiani palestinesi che non possono recarsi nei luoghi sacri perché non hanno ottenuto dal governo israeliano l'autorizzazione necessaria a oltrepassare il muro   
Chiesa San Rocco Ceglie Messapica
09/04/2014 L'unione che dona forza a chi soffre. Giornate ACS a Ceglie Messapica
Giorni particolari quelli vissuti dal 21 al 23 marzo nella parrocchia San Rocco di Ceglie Messapica (BR)   
Monsignor Jacek Pyl
09/04/2014 Separata dall'Ucraina, la Crimea sopravvive grazie a tre virtù cristiane
«Siamo tagliati fuori dal resto del paese», così il vescovo ausiliare di Odessa-Simferopoli, monsignor Jacek Pyl, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l'attuale situazione della Crimea   
Padre Frans van der Lugt
07/04/2014 Padre Frans: «Una fonte inesauribile di speranza per tutti i cristiani siriani»
Il 10 aprile avrebbe compiuto 76 anni. E invece alle 8 di questa mattina, mentre si prendeva cura del suo piccolo giardino, padre Frans van der Lugt è stato prelevato da due uomini armati e ucciso con due colpi alla tempia   
Monsignor Rosario Vella
04/04/2014 Madagascar: l'eccellente contributo dell'educazione cattolica in un paese in crisi
«Conosco tutto il bene che la scuola cattolica fa ai giovani e alle loro famiglie, attraverso la sua azione evangelizzatrice..   
Rifugiati siriani
03/04/2014
Cristiani di Siria: "Abbiamo paura ma non lasceremo la nostra terra"
«I cristiani di Siria hanno perso tutto e vivono tra gli aspri scontri con la costante paura di morire. Eppure molti di loro hanno deciso rimanere nel loro paese». Cardinal Piacenza FatimA
02/04/2014
Meditazione quaresimale tenuta dal Cardinale Mauro Piacenza
Siamo nel cuore del cammino quaresimale e ogni cammino ha una meta. Dove vogliamo arrivare? Ce lo dice S.Paolo, formidabile quaresimalista, e ce lo dice con una espressione scultorea e semplicissima: in Cristo! Niger-Maradi
28/03/2014
Niger: l'opera delle Serve di Cristo tra povertà, spose bambine e fondamentalismo
«Ho ascoltato la chiamata di Dio ed ho lasciato tutto per servire i poveri». Così risponde madre Marie-Catherine Perseverance Kingbo, fondatrice della prima congregazione religiosa del Niger, a chi le chiede perché una suora cattolica abbia scelto di vivere in un paese a maggioranza islamica. © Council of the EU
21/03/2014
Quale sarà la risposta europea al martirio dei giovani ucraini?
«In questo momento drammatico non mi rivolgo soltanto ai fedeli ma a tutti gli uomini di buona volontà, affinché ci aiutino a tenere la Crimea lontana dall'estremismo e non permettano che si spezzi la fratellanza tra le genti della penisola» leggi   
Monsignor Roko Taban Mousa
21/03/2014
Sud Sudan: situazione più grave che negli anni della guerra civile
«Abbiamo perso ogni cosa. Le nostre case e le nostre chiese sono state distrutte e saccheggiate». Costretto a rifugiarsi in un seminario cattolico di Giuba, monsignor Roko Taban Mousa, amministratore apostolico di Malakal in Sud Sudan, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre come intere aree del più giovane stato al mondo siano state abbandonate dalla popolazione, in seguito a violenti scontri tra l'esercito del presidente Salva Kiir e la coalizione ribelle guidata dal Dr. Riek Machar. Notizie dal Mondo
ucraina
14/03/2014
Il popolo è la forza e la ricchezza dell'Ucraina
«Ho celebrato molti funerali, ma non ne avevo mai visti di simili. Fiumi di fiori, folle immense di persone ed il cordoglio di un'intera nazione».
11/03/2014
Aiuto alla Chiesa che Soffre inaugura due nuove sedi in Messico e Corea del Sud
Due nuove sezioni, la prima inaugurata in Asia: terra di profonda fede cristiana, spesso messa a dura prova dalla persecuzione. Il 2014 sarà per Aiuto alla Chiesa che Soffre un anno di straordinaria importanza perché vedrà l'inaugurazione di due sedi nazionali in Messico e in Corea del Sud. Inoltre la fondazione pontificia intensificherà i
Egitto-ragazze copte scomparse foto AVAED
10/03/2014
Egitto: il "racket" delle spose forzate convertite all'islam
Rapite: con la forza o con l'inganno. Strappate alle loro famiglie e costrette ad abbandonare la fede cristiana   
seminario minore di zaria incendiato
06/03/2014
Nigeria: circondati dall'orrore abbiamo più che mai bisogno di preghiere
La sedia a rotelle non gli ha permesso di fuggire, ma gli ha salvato la vita. Andrew lavora nel seminario minore di St. Joseph di Shuwa, nello stato nigeriano di Adamawa. La notte del 26 febbraio scorso il seminario è stato attaccato da esponenti della setta estremista Boko Haram e il giovane nigeriano è stato. shahbaz bhatti
03/03/2014
Pakistan: il grande vuoto lasciato da Shahbaz Bhatti
«La morte di Shahbaz Bhatti è una grave perdita per tutti coloro che nel mondo amano la pace». Così Peter Jacob, direttore della Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale pachistana, commentò l'omicidio del ministro pachistano per le minoranze, assassinato il 2 marzo 2011.
26/02/2014

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